La Elsevier – il notissimo editore olandese che dal 1880 pubblica articoli in ambito scientifico, tecnologico e sanitario (attualmente annovera più di 2.500 riviste) - individua periodicamente studi scientifici che, più di altri, rispondano al motto: “La scienza ha un impatto sul mondo di tutti” e li premia con il riconoscimento Atlas Award. Gli articoli premiati vengono selezionati tra migliaia da un apposito team internazionale di scienziati (Advisory Board) tenendo conto della qualità dell’argomento trattato e come questo possa riscuotere interesse non solo in ambito scientifico-accademico, ma anche per la vita delle persone “comuni” ed in questo si riflette il suo alto impatto. Si vuole anche evidenziare che la prima volta che il premio viene vinto da un gruppo di ricerca italiano e tutto al femminile. La ricerca vincente è stata pubblicata sul sito della società editrice Elsevier, ed è affiancata da un’intervista al corresponding author (cfr. elsevier.com/connect/atlas/are-antibiotics-making-nature-sick). L’articolo prescelto fa parte di un volume monografico che ha raccolto i lavori selezionati presentati al “XV Italian-Hungarian Symposium on Spectrochemistry-IHSS 2016- Pharmacological Research and Analytical Approaches” svoltosi a Pisa nel giugno 2016. L’articolo premiato affronta la tematica degli antibiotici umani e veterinari come micro-contaminanti delle acque e dei suoli. L’argomento è di grande interesse e discusso poiché se da un lato gli antibiotici sono utili per la salute dell’uomo e degli animali, dall’altro il loro utilizzo deve essere limitato e non abusato poiché la loro diffusione dagli organismi trattati all’ambiente attraverso le escrezioni e deiezioni può comportare importanti risvolti ambientali poco considerati e sottovalutati. Gli antibiotici, essendo per natura volti all’eliminazione dei batteri in generale e patogeni in particolare, una volta che raggiungono l’ambiente, hanno un potenziale effetto biocida sulle comunità microbiche naturali (sia delle acque sia del terreno) che –come noto- sono di fondamentale importanza per il funzionamento degli ecosistemi poiché coinvolte, nei cicli biogeochimici degli elementi (carbonio, azoto, fosforo, etc.), nonché nei processi di autodepurazione delle acque e dei suoli degradando non solo la sostanza organica, ma anche molti contaminanti xenobiotici. D’altra parte proprio tali comunità microbiche –per le loro caratteristiche di adattabilità possono anche essere in grado di sviluppare resistenza ed in alcuni casi anche la capacità di degradarli. Le popolazioni microbiche pertanto possono rispondere diversamente alla presenza degli antibiotici: alcune ne subiranno gli effetti tossici (con perdita di funzioni ecosistemiche), altre svilupperanno forme resistenza che potranno anche essere trasmesse tra specie batteriche diverse incluso quelle del microbiota umano, altre ancora potrebbero sviluppare la capacità di degradarli. Ecco che si delinea la complessità del problema nei confronti del quale sono necessari studi e approfondimenti di diverso tipo sia in campo ambientale che sanitario.
L’intervento di apertura del Direttore del Dipartimento del CNR è stato di grande incoraggiamento della ricerca su tale tematica. Alla premiazione hanno partecipato –con propri interventi- i promotori della Simposio di Pisa tra i quali Tünde Hagymási dell’Ambasciata Ungherese, il Guest Editor della Special Issue Sergio Caroli. L’Ing. Michele Vurro, dirigente dell’IRSA-CNR, ha illustrato la storia e le numerose attività dell’Istituto evidenziando che la tematica dei contaminanti ambientali ed emergenti è molto sviluppata attraverso partecipazione a progetti, a gruppi di lavoro nazionali ed internazionali, nonché nella messa a punto di metodologie. La problematica dei farmaci e degli antibiotici negli ecosistemi è di primario interesse anche per il Ministero dell’Ambiente che, come hanno sottolineato le dottoresse Serena Santoro e Susanna Lupi, sta in prima linea a livello nazionale ed europeo a sviluppare un approccio strategico al fine di identificare la diffusione del problema, a colmare la mancanza di conoscenze in questo campo e a sviluppare possibili soluzioni per proteggere l’ambiente e la salute umana.
Rassegna Stampa:
http://www.meteoweb.eu/2017/09/studio-italiano-e-rosa-sui-danni-ambientali-degli-antibiotici-il-premio-atlas-per-la-prima-volta-assegnato-a-un-gruppo-di-ricercatrici-italiane/975509/
http://www.lescienze.it/lanci/2017/09/26/news/premio_atlas_per_la_prima_volta_a_un_gruppo_di_ricercatrici_italiane-3678390/
http://www.agrpress.it/scienza/il-premio-atlas-assegnato-a-un-gruppo-di-ricercatrici-italiane-6211
http://notizie.delhir.info/notizie/premio-atlas-per-la-prima-volta-a-un-gruppo-di-ricercatrici-italiane
http://it.thenatureworld.net/generale/premio-atlas-per-la-prima-volta-a-un-gruppo-di-ricercatrici-italiane
http://www.tzetze.it/salute/2017/09/premio_atlas_per_la_prima_volta_a_un_gruppo_di_ricercatrici_italiane/
IRSA-CNR, 28 settembre 2017. Elsevier Atlas Award 2017: premiati i ricercatori dell'IRSA CNR
Le Scienze, 26 settembre 2017. Premio Atlas per la prima volta a un gruppo di ricercatrici italiane
Agrpress, 26 Settembre 2017. Il Premio Atlas assegnato a un gruppo di ricercatrici italiane
Radio24, programma “Si può fare”, 29 settembre 2017. Intervista a Paola Grenni
Phys.org, July 25, 2017. Antibiotics come with 'environmental side effects,' experts say
Homeplanetearth.org. The Untold Environmental Side-Effects of Antibiotics That Everyone Should Know
Tired Earth, 26 July 2017. Environmental side effects of antibiotics, experts say
La Stampa, 22 Dicembre 20017. Troppi antibiotici? Male per noi, male per i fiumi. Intervista