Mercoledì, 14 Settembre 2016 16:49

Il CNR per la bonifica e rigenerazione dell'area vasta di Taranto

Si è conclusa, nell’ambito delle azioni volte alla bonifica e riqualificazione dell'area di crisi ambientale di Taranto, la giornata di lavoro sul tema: "Bonifica dell'area Vasta Di Taranto - Un approccio innovativo per la creazione di un Laboratorio - Scala 1:1".

 

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All’evento, voluto dal commissario straordinario per le bonifiche di Taranto, Vera Corbelli, e coordinato dal Consiglio Nazionale delle Ricerche, hanno partecipato il Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Gian Luca Galletti, il presidente della Commissione Bicamerale Ecomafie, Alessandro Bratti,  i Magnifici Rettori dell’Università di Bari e del Politecnico di Bari, i rappresentanti della autorità Civili, Militari e le Associazioni.

L’obiettivo dell’incontro ha visto al centro la necessità di comunicazione e condivisione di un percorso tecnico-scientifico-operativo indirizzato alla crescita sostenibile dell’intera area di crisi ambientale tarantina e la creazione di un sistema trasversale in grado di legare il settore produttivo, culturale e imprenditoriale della città.

 

Parlare di bonifiche a Taranto implica un approfondimento sul mar Piccolo e sulle scuole del quartiere Tamburi (ma non solo), senza dimenticare il sito di rifiuti radioattivi dell’ex Cemerad a Statte. Il Mar Piccolo, vero e proprio Dna di questa città, è inoltre interessato – ha riferito la Corbelli - da “un progetto di sistema formato da undici sottoprogetti, il cinquanta per cento dei quali sono già stati realizzati” all’interno dei quali il ruolo attivo e presente del Consiglio Nazionale delle Ricerche. “In 24 mesi siamo riusciti a fare una serie di interventi. La bonifica è solo una parte del lavoro di riqualificazione”  ha aggiunto la Corbelli.Il ministro dell’Ambiente Gianluca Galletti, intervenuto al convegno, ha ribadito invece  “la massima attenzione” del governo e l’importanza dell’Ilva per la città di Taranto: “Senza l’Ilva non si può ripartire. Non esiste futuro per Taranto senza un’Ilva forte, competitiva e risanata”. Il ministro dell’Ambiente ha poi annunciato che “il 7 settembre è stato registrato alla Corte dei Conti il decreto interministeriale Sviluppo-Ambiente-Economia con il quale il governo mette a disposizione 300 milioni degli 800 previsti dalla legge per portare avanti il piano ambientale (…) Le risorse ci sono, il Governo le ha messe in campo. Oggi bisogna spenderle bene”.

 

 Leggi anche, sul sito del Ministero dell'Ambiente e della tutela del Territorio e del Mare: "IL MINISTRO GALLETTI A TARANTO: AVANTI TUTTA SU BONIFICHE E RIQUALIFICAZIONE ILVA"