Martedì, 05 Febbraio 2019 09:48

L’innovazione è la leva per incrementare la qualità degli interventi nel settore dei servizi idrici

Bari, 4 febbraio 2019 - Il seminario intitolato “Servizi idrici ambientali nel Mezzogiorno: proposte e sviluppo” tenutosi presso l’Aula Magna del Palazzo Ateneo dell’Università degli Studi di Bari, ha fatto emergere il persistente divario Nord-Sud nei servizi di pubblica utilità che influisce sulla qualità dei servizi erogati ai cittadini e che condiziona lo sviluppo delle imprese meridionali.

La situazione attuale, fotografata da una ricerca promossa da UTILITALIA e SVIMEZ, evidenzia lo stato del settore e le prospettive di sviluppo future. Durante l’evento, Valeria Garotta, Direttore Fondazione Utilitas e Luca Bianchi, Direttore di SVIMEZ, hanno illustrato il Rapporto SUD ed il ruolo dei servizi idrico-ambientali per lo sviluppo del Mezzogiorno. 

Nel 2016, la produzione dei servizi di pubblica utilità realizzata dalle 243 aziende partecipate dagli Enti Locali con sede legale nelle regioni del Mezzogiorno è stata comparativamente esigua rispetto al Centro-Nord; conseguenza del fatto che le imprese meridionali del settore sono poche e il più delle volte sottodimensionate economicamente. La produzione per abitante dei servizi di pubblica utilità al Sud, circa 201 euro, è meno di un quarto di quella del resto del Paese, 972 euro per abitante all’incirca. A una produzione troppo contenuta si affianca un livello molto basso di investimenti: poco più di 22 euro per abitante contro oltre 124 nelle regioni centrali e settentrionali. Con significative differenze a livello territoriale: in Puglia sono stati investiti in servizi di pubblica utilità oltre 44,6 euro per abitante, oltre tre volte rispetto alla Campania, 13,1.

Tra i relatori anche Direttore dell’Istituto di Ricerca sulle Acque del CNR, Vito Felice Uricchio, che ha affrontato il tema del ruolo della ricerca e dell’innovazione per la tutela della salute e dell’ambiente affermando che “’l’innovazione nel settore dei servizi idrici, assume un significato di straordinaria rilevanza, mirando ad applicazioni tecnico-scientifiche in grado di stimolare fattori economici ed organizzativo-amministrativi. In tale contesto, la costituzione di un sistema nel quale si realizzi un’economia della conoscenza, puntando alla qualità degli investimenti, mira ad aumentare la competitività delle imprese in ambito internazionale con positivi effetti economici ed occupazionali. In aggiunta la capacità di innovare interessa i sistemi di policy con conseguenti effetti sul miglioramento della qualità ambientale, della salute ed in generale servizi pubblico-privati erogati ai cittadini

L’obiettivo principale del seminario, è stato quello di riunire le figure principali del mondo delle multiutilities al fine di esaminare le strategie di governance più adeguate ad un rilancio dei servizi idrici e ambientali nelle aree di crisi del Paese, tenendo conto delle peculiarità del territorio e raccogliendo le osservazioni del sistema nazionale delle imprese di servizi pubblici e delle aziende riunite della Rete Sud di Utilitalia.

Ha partecipato all’evento anche l’onorevole Avv. Giuseppe Buompane, Vice Presidente V Commissione Bilancio Tesoro e Programmazione Camera dei Deputati.