Giovedì, 14 Giugno 2018 10:14

Plastica: oggi uno dei fattori di criticità per la salute del nostro pianeta e delle nostre acque

 

La plastica, arrivata come l’invenzione che ha cambiato lo stile di vita degli italiani, è diventata oggi fattore di emergenza globale in particolar modo per il danno che sta provocando ai nostri mari.

Subito dopo l’appuntamento con Piero Angela, volto storico della divulgazione scientifica e Luca Fraioli, noto giornalista di Repubblica, si è svolto nell’ambito della manifestazione “La Repubblica delle idee 2018” a Bologna, l’incontro dal titolo “Un futuro di Plastica?”.

All’evento hanno partecipato il direttore f.f. del CNR-IRSA, Vito Felice Uricchio, il presidente di Legambiente Stefano Ciafani, il presidente di Corepla (il consorzio per la raccolta e il riciclo degli imballaggi di plastica) Antonello Ciotti, il fondatore dell'Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile (ASviS) Enrico Giovannini, Daniele Moretti di Sky TG24 e il moderatore Sergio Rizzo, vicedirettore di Repubblica.

“Il tema delle microplastiche portato recentemente alla ribalta dalla stampa internazionale, necessita di attenzioni e sensibilità che travalicano l’ambito marino, opportunamente incluso nella Marine Strategy Framework Directive, considerando che un’elevatissima percentuale delle microplastiche che raggiungono il mare, provengono dalle acque interne e sono strettamente connesse con gli stili di consumo” ha dichiarato il direttore Vito Felice Uricchio.

E’ necessario dunque intervenire sul piano normativo, sia per limitare l’impiego delle microplastiche nei comparti indicati, ma anche per favorire la standardizzazione delle metodiche analitiche eseguendo azioni di intercalibrazione tra laboratori ed utilizzando tecniche analitiche affidabili per identificare il tipo di plastica. Infatti, diversi studi affermano che fino al 70% delle particelle visivamente individuate al microscopio e con metodi empirici colorimetrici (recentemente utilizzati da alcune università statunitensi) vengono, in seguito ad una caratterizzazione chimica, identificate come falsi positivi, indicando l’erronea presenza di microplastiche anche in acque potabili e/o minerali.  L’Italia anche sul piano normativo è all’avanguardia in ambito internazionale essendo stato il primo Paese al mondo che ha sancito con la Legge di bilancio 2018, lo stop ai cotton fioc non biodegradabili dal 2019 ed il divieto di utilizzare microplastiche nei cosmetici dal 2020.

“In questo modo l’eccellenza dell’industria cosmetica italiana punta sull’ambiente e sulla sostenibilità. L’esempio italiano dimostra come le norme possano alimentare un sistema diffuso e multiforme di tutela dell’acqua e della salute, in una visione ecologica che genera impulsi innovativi che concretizzino le giuste consonanze tra economicità ed efficacia, nel segno della sostenibilità”.

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