Lunedì, 26 Marzo 2018 11:50

Firmata la convenzione tra Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Meridionale e Istituto di Ricerca sulle Acque del CNR

A margine della riunione dell'Osservatorio del Distretto dell'Appennino Meridionale, tenutasi presso il Ministero dell'Ambiente a Roma il 23 marzo 2018, è stato siglato l'accordo tra Autorità di Bacino Distrettuale dell'Appennino Meridionale e Istituto di Ricerca sulle Acqua del CNR. 

La convenzione "per le attività inerenti la salvaguardia, la tutela ed il governo della risorsa idrica superficiale e sotterraneo nell'intero territorio distrettuale" è stata sottoscritta dal Segretario Generale dell'Autorità di Bacino Distrettuale dell'Appennino Meridionale, Vera Corbelli e dal Direttore f.f. dell'Istituto di Ricerca sulle Acque del CNR, Vito Felice Uricchio alla presenza delle Regioni e dei partner coinvolti. 

Rafforzare ed implementare la coerenza tra la pianificazione distrettuale e i contenuti della Direttiva Quadro Acque, nonché della normativa nazionale di recepimento attraverso specifici studi e progetti sull'intero ambito distrettuale o su specifiche aree pilota al suo interno, sono le principali finalità dell'accordo. 

Secondo la Dir. 2006/118/CE: "Per garantire un buono stato delle acque sotterranee è necessario un intervento tempestivo ed una programmazione continuamente aggiornata sul lungo periodo delle misure di protezione, nel rispetto dei tempi necessari per la formazione ed il ricambio naturale di tali acque". Grazie a tale convenzione, saranno perseguiti obiettivi comuni ed azioni volte all'analisi, valutazione e controllo dello stato quali-quantitativo dei corpi idrici superficiali/sotterranei, e alla definizione di strumenti tecnico-scientifici a supporto delle attività dell'Osservatorio permanente per gli utilizzi idrici del Distretto Idrografico dell'Appennino Meridionale. 

Tra le attività in programma anche l'analisi, la valutazione e la predisposizione di programmi di misure anche per l'attuazione della Direttiva 2000/60/CE: "l'acqua non è un prodotto commerciale al pari degli altri, bensì un patrimonio che va protetto, difeso e trattato come tale", con particolare riferimento all'individuazione e alla sperimentazione di percorsi tecnico-scientifici innovativi per la sostenibilità della risorsa idrica.