Al dibattito hanno partecipato Vera Corbelli, Segretario Generale dell’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Meridionale, Vito Bruno, Direttore Generale Arpa Puglia, Vito Felice Uricchio, Direttore f.f. Istituto di Ricerca sulle Acque del CNR, Giacomo Scarascia Mugnozza, Direttore Dipartimento di Scienze Agro Ambientali e Territoriali (DiSAAT) Università degli Studi di Bari e Roberto Voza, Direttore Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Bari.
Tanti i temi trattati con un accento particolare al concetto di “sostenibilità”. Superare le logiche emergenziali e settoriali a favore di una visione unitaria e integrata che riaffermi il valore strategico della gestione sostenibile dei conflitti socio-ambientali, è la sfida vera della pianificazione ambientale e territoriale, alla quale siamo chiamati. Sui temi della sostenibilità le discipline umanistiche, tecniche, scientifiche, si stanno giocando il futuro. La loro capacità di rispondere efficacemente alle sfide ambientali, sociali ed economiche dei prossimi decenni peserà in maniera decisiva sui mestieri e sui saperi.
Nel corso del dibattito è stato affrontato il tema della democrazia della ricerca. “La ricerca pur mantenendo la piena terzietà rispetto alla politica – ha affermato il Direttore Uricchio – ha il ruolo di consolidare e collettivizzare la conoscenza scientifica per ispirare le scelte strategiche e per favorire una continua osmosi che porti a far maturare le giuste consonanze tra ricerca, politica ed economicità nel segno della sostenibilità”.
Dalla Xylella, all’ILVA, all’importanza della bonifica dei siti inquinati, all’educazione ambientale etc., la tavola rotonda si è conclusa con una serie di interventi e riflessioni della platea partecipante, ai quali gli esperti del settore hanno risposto attraverso un apporto tecnico ed esperienziale.